Secondo l’Ufficio Generale di Statistica del Vietnam, nei primi 8 mesi del 2022 le esportazioni di beni del Paese sono aumentate del 17.3%, per un valore totale di 250.80 miliardi di dollari, registrando un tasso di crescita maggiore rispetto al periodo pre-COVID19, mentre le importazioni sono cresciute del 13.6%, per un valore di 246.84 miliardi di dollari.
Questi risultati incredibili sono la conseguenza del processo di integrazione economica internazionale in atto intrapreso dal Vietnam, come dimostrano i 15 accordi di libero scambio (ALS) che il Paese ha firmato negli ultimi anni sia autonomamente sia come parte della Associazione delle Nazioni del Sud-est asiatico (ASEAN).
Uno degli accordi di libero scambio più importanti firmati dal Vietnam in qualità di Paese membro dell’ASEAN è l’Accordo Quadro per la Cooperazione Economica tra l’Associazione delle Nazioni del Sud-est asiatico e la Repubblica Popolare Cinese (da qui in poi chiamato l’Accordo Quadro). Questo Accordo, che porrà le basi per la costituzione dell’Area di Libero Scambio dell’ASEAN e della Cina (ACFTA), comprende diversi altri accordi come l’Accordo sullo Scambio di Beni (in vigore da luglio 2005), l’Accordo sullo Scambio dei Servizi (in vigore da luglio 2005) e l’Accordo sugli Investimenti(in vigore a febbraio 2010), che prevedono enormi vantaggi fiscali per l’importazione e l’esportazione di prodotti tra i Paesi firmatari.
L’impegno del Vietnam a ridurre le tariffe nell’ambito dell’Accordo Quadro è notevole: nel 2018, secondo il Ministero della Finanza vietnamita, 588 linee tariffarie sono state ridotte allo 0%, con un totale di 8.751 prodotti esenti da imposte (il 90.3% dell’intero elenco), tra cui lavorazione della carne e vegetali, cereali, auto elettriche, elettrodomestici, prodotti chimici, componenti auto e materiali da costruzione. Inoltre, circa 475 linee tariffarie sensibili sono state ridotte al 5% nel corso del 2020, tra cui prodotti in ferro e acciaio, cavi elettrici, apparecchi elettrici, ceramica, cemento, prodotti agricoli trasformati, alcuni tipi di camion e veicoli specializzati.
In questo contesto, per godere dei benefici fiscali derivanti dall’Accordo Quadro, è fondamentale guardare all’origine dei prodotti scambiati (ovvero la nazionalità economica del prodotto), che stabilisce se la merce proviene dai Paesi che hanno firmato l’accordo. L’origine è garantita dal Certificato di Origine (C/O), un documento fondamentale che attesta che tutti i prodotti di una specifica esportazione sono stati interamente ottenuti, prodotti, fabbricati o trasformati nel Paese in questione. Come specificato nella circolare 12/2019/TT-BC, il C/O previsto dall’Accordo Quadro è il C/O modulo E, valido per un anno dal rilascio, che deve essere compilato e presentato dall’esportatore all’autorità doganale entro il periodo di validità.
Le principali informazioni da fornire nel modulo sono:
- Nome, indirizzo e Paese dell’esportatore
- Nome, indirizzo e Paese del destinatario
- Mezzo di trasporto e percorso (se noto)
- Numero di articoli
- Marchi e numeri dei colli
- Numero e tipo di colli, descrizione dei prodotti (compresa la quantità quando necessario e codice SA della Parte importatrice)
- Criteri di origine
- Peso lordo o altra quantità e valore (FOB)
- Numero e data delle fatture
Il C/O modulo E può essere richiesto prima, durante o dopo il momento dell’esportazione al Ministero dell’Industria e del Commercio (MOIT) oppure presso le autorità delegate dal MOIT, la Camera di Commercio e dell’Industria del Vietnam (VCCI) o gli Uffici di Gestione Import/export.
In casi eccezionali in cui il C/O modulo E non sia stato emesso al momento dell’esportazione o entro i tre (3) giorni successivi dalla data di esportazione, il C/O modulo E sarà emesso retroattivamente su richiesta dell’esportatore, in conformità alle leggi e alle norme del Paese membro esportatore, entro dodici (12) mesi dalla data di spedizione.
Il Vietnam sta compiendo passi da gigante verso la piena integrazione nell’economia globale attraverso gli accordi di libero scambio, sia autonomamente che come membro dell’ASEAN, come nel caso dell’Accordo Quadro fin qui citato. Nel contesto di questo accordo, il C/O modulo E rappresenta non solo un documento che dà accesso a vantaggiosi benefici fiscali, massimizzando i vantaggi derivanti dall’ACFTA, ma anche un importante strumento per tutelare l’origine dei beni esportati.