L’iniziativa
La necessità di sviluppare e promuovere territori periferici un tempo abitati ed oggi oggetto di progressivo spopolamento in ragione del cambio delle abitudini di vita, della progressiva migrazione verso le città o, ancora, della mancanza di servizi, ha indotto molti comuni, per lo più dell’entroterra italiano, a vendere o a suggerire la vendita al solo prezzo di 1 euro, di case, oggi disabitate, ma con alle spalle una grande storia di quotidianità. In cambio, non si chiede molto; nella maggior parte dei casi, viene richiesto il trasferimento della residenza e l’impegno alla ristrutturazione dell’immobile. In tal modo, si cerca di far ripartire un ripopolamento attivo e, quindi, l’economia locale.
Molti i piccoli borghi italiani ad aderire a questa iniziativa sia del Nord che del Centro e Sud Italia. Uno sguardo dall’alto sulla penisola, mostra infatti che l’Italia è caratterizzata non solo dalle grandi città d’arte, ma anche da piccoli centri, ciascuno con la sua storia, tradizioni e dialetti. Tra i centri italiani del Nord Italia, che hanno aderito a questa iniziativa si citano Oyace (Val d’Aosta), un paese immerso nella natura montana, o Borgomezzavalle (Piemonte), un paesino in Valle Antrona. Nel Centro Italia, si cita Cantiamo (Marche), nella campagna non lontano dalle spiagge del Mar Adriatico o dal centro di Urbino. Numerosi, poi, i paesi del Sud Italia e Isole, tra cui soprattutto la Sicilia. Nell’isola più grande del Mediterraneo, sono in vendita case a Gangi alle pendici dell’Etna, ad Augusta nel territorio del barocco siciliano o a Bivona, uno dei maggiori centri feudali in Sicilia tra il Quattrocento e il Cinquecento.
Requisiti
Ciascun Comune ha regolamentato diversamente l’acquisto delle case in vendita. Il bando pubblico con cui l’iniziativa viene aperta al pubblico contiene tutti i requisiti e gli obblighi di partecipazione.
Tra questi si possono citare:
– il pagamento delle spese connesse al regolare passaggio di proprietà del bene (es. notarili, fiscali, voltura, eventuali sanatorie edilizie) in capo al futuro proprietario, a fronte del rimborso delle imposte comunali da lui dovute durante il periodo di messa a disposizione del bene.
– la predisposizione e il deposito in Comune del progetto di ristrutturazione e di riqualificazione dell’immobile acquistato.
– l’inizio dei lavori di ristrutturazione e di riqualificazione entro un periodo di tempo prestabilito dall’acquisto dell’immobile.
Conclusioni
L’iniziativa dunque, nel suo complesso, può essere di estremo interesse per tutti coloro, cittadini italiani o stranieri, che intendano investire o semplicemente risiedere in una nuova realtà. Per gli investitori questa iniziativa può essere particolarmente attraente, in quanto permette lo sviluppo di una nuova attività (tra cui, più frequentemente turistico-ricettiva o agricola) con bassi costi di avviamento. Ciò è ancora più vero, se si tiene in considerazione la possibilità di avvalersi delle recenti agevolazioni fiscali previste dal governo italiano per la ristrutturazione degli immobili.
Inoltre, la possibilità di risiedere in una nuova realtà, anche se distante dalle grandi città, è sempre più apprezzata a causa della crescente diffusione dello smart-working dopo la pandemia Covid.
Il nostro team di professionisti ha una vasta esperienza nell’assistere investitori italiani e stranieri, che intendono costituire una nuova realtà imprenditoriale nel mercato italiano. Per qualsiasi domanda, contattaci su info@dandreapartners.com