Il 2 febbraio 2021, Tiktok ha dichiarato di aver intentato una causa presso la Corte Intellettuale di Pechino contro Tencent per un presunto comportamento monopolistico, chiedendo 90 milioni di RMB a titolo di risarcimento. Tiktok è una delle più popolari app cinesi di video brevi, e conta circa 600 milioni di utenti attivi giornalieri. Tencent, dal canto suo, è uno dei più grandi giganti dei social media e, tra gli altri, gestisce QQ e WeChat, due dei social media più popolari in Cina.

Dopo la pubblicazione della Guida anti-monopolio per il settore dell’economia di piattaforme (“Guida anti-monopolio”) del 10 novembre 2020, la controversia tra Tiktok e Tencent rappresenta il primo caso antitrust che sorge tra due giganti di internet.

Dal 2018, QQ e WeChat hanno vietato la condivisione di link di Tiktok di modo che gli utenti di QQ e WeChat non possono guardare direttamente i video di Tiktok attraverso le stesse piattafomre. Prima del divieto di Tencent, gli utenti potevano condividere il link di Tiktok con i loro amici, e i loro amici potevano semplicemente cliccare sul link e guardare i video. Dopo il divieto, gli utenti dovranno copiare il link e aprire Tiktok per guardare il video condiviso. Non c’è dubbio che tale comportamento impedirà l’espansione di Tiktok. Per questo motivo, Tiktok sostiene che Tencent stia abusando della sua posizione dominante sul mercato per eliminare o limitare la concorrenza, il che rappresenterebbe una palese violazione della legge antitrust cinese.

La disputa tra Tiktok e Tencent ricorda un caso simile accaduto circa 10 anni fa. Nel 2011, il proprietario del famoso software anti-virus “360”, Beijing Qihu Technology Co., Ltd. ha fatto causa a Tencent, sostenendo che Tencent stesse abusando della sua posizione dominante. In questo caso, Tencent ha limitato la compatibilità di QQ con “360” facendo in modo che l’utente di “360” non potesse più utilizzare, per questo solo motivo, la piattaforma QQ.

Nel giudizio sulla controversia tra 360 e QQ, il Tribunale ha analizzato in modo esaustivo la quota di mercato, la concorrenza nel mercato in questione, la capacità dell’operatore accusato di controllare il prezzo delle materie prime, la quantità o altri termini commerciali, le condizioni finanziarie e tecniche dell’operatore, il grado di dipendenza degli altri operatori nel settore dall’operatore, e la difficoltà degli altri operatori ad entrare nel mercato in questione. La Corte, al termine della vicenda, ha ritenuto che non ci fossero prove per dimostrare che QQ possedesse una posizione dominante. Pertanto, ha ritenuto che Tencent non avesse violato la legge antitrust.

Il Tribunale ha specificamente sottolineato che la concorrenza nell’ambiente Internet è altamente dinamica, e i confini dei mercati correlati sono molto meno chiari di quelli delle industrie tradizionali. Il fatto che QQ abbia un’alta percentuale di mercato non significa che QQ possieda sicuramente una posizione dominante. Invece, si dovrebbe prestare maggiore attenzione ai fatti e alle prove specifiche come l’ingresso nel mercato, il comportamento degli operatori e l’impatto sulla concorrenza.

Secondo la Guida Anti-monopolio, per determinare se una società possiede una posizione di mercato dominante, la Corte dovrà considerare globalmente:

1) La quota di mercato dell’operatore e lo stato della concorrenza nel relativo mercato;

2) Capacità di controllo del mercato da parte della piattaforma;

3) Condizioni finanziarie e tecniche dell’operatore;

4) Grado di dipendenza degli altri attori dall’operatore in questione;

5) grado di difficoltà per altri operatori di entrare nel mercato rilevante; e

6) altri fattori.

 

I fattori prendono anche in considerazione la natura della piattaforma. Per esempio, per determinare la quota di mercato, il tribunale prenderà in considerazione le proporzioni dell’importo delle transazioni dell’operatore, la quantità di transazioni, il numero di utenti, le visite, la durata di utilizzo o altri indicatori nel mercato, così come la durata di tale quota di mercato.

Considerando il rapido sviluppo delle piattaforme e la crescente antipatia del pubblico contro i giganti di internet nell’ultimo decennio, capire se Tencent sarà ancora considerata come non in possesso di una posizione dominante dal Tribunale resta ancora un mistero.

Essendo una controversia che ha sollevato la preoccupazione di tutto il pubblico, la sentenza finale può chiarire nuovamente come determinare la posizione dominante sul mercato, e può influenzare i comportamenti delle altre aziende che operano nel mercato di internet. Se avete domande o volete chiedere la nostra consulenza professionale in questo campo, si prega di inviare e-mail a info@dandreapartners.com.