Negli ultimi anni, si sente sempre più parlare di Blockchain e di Criptovalute. Queste ultime, in particolare, si sono diffuse enormemente negli ultimi anni fino a raggiungere le istituzioni di tutte le più grandi economie del mondo, e delle loro banche centrali. La stessa Cina, ad esempio, tramite la sua People’s Bank of China, ha già iniziato a testare il proprio Yuan digitale nel 2020 distribuendo 200 Yuan digitali a ciascuno dei 50.000 partecipanti alla sperimentazione.
La corsa alle Cripovalute, però, non riguarda solo le banche centrali ma anche il settore privato ed i giganti di internet: Facebook ha annunciato da molto tempo la creazione delle propria moneta digitale, Diem (prima Libra), che dovrebbe fare il proprio ingresso nel mercato già nei primi mesi del 2021 e che ha costretto le banche centrali a correre ai ripari. Come ha sottolineato di recente anche il membro del Board BCE Fabio Panetta: “L’introduzione di un euro digitale sosterrebbe la spinta dell’Europa verso la continua innovazione, contribuendo inoltre alla sua sovranità finanziaria e al rafforzamento del ruolo internazionale dell’euro”.
La Banca Centrale Europea, di tutta risposta, ha iniziato un proprio percorso di studio verso queste realtà, con l’intento di creare un proprio Euro digitale e poter così restare competitiva nel mercato mondiale. Secondo l’analisi del Parlamento Europeo “Public or Private? The future of Money” del Dicembre 2019, l’Euro digitale sarebbe classificabile come una Central Bank Digital Currency (Valuta digitale sostenuta da una Banca Centrale), e cioè “una forma di moneta digitale emanata e regolata dall’autorità monetaria di una nazione”. Fino a questo momento, la BCE si limita al contante e alle riserve costituite dalle banche private presso la stessa BCE, ma qualora l’Euro digitale diventasse realtà, questo rappresenterebbe una novità assoluta. Le famiglie e le imprese potrebbero creare un vero e proprio conto corrente personale presso la stessa Banca Centrale, evitando quindi di passare attraverso gli istituti bancari.
Anche dal punto di vista della sicurezza dei risparmiatori, l’Euro digitale potrebbe rappresentare una grandiosa notizia: la Banca Centrale Europea, così come tutte le altre Banche Centrali, non può tecnicamente fallire, e quindi garantirebbe una sicurezza assoluta nel risparmio.
La presidente della BCE, Christine Lagarde, negli scorsi giorni ha annunciato che l’Euro Digitale sarà presto realtà, e che l’Unione Europea “deve essere pronta ma avendo sempre in primo piano la sicurezza. Guardando alle esperienze nel resto del mondo, in Cina, dove sono in corso esperimenti su ‘scala cinese’, ci sono voluti cinque anni dal primo progetto ad oggi. Quindi per quanto ci riguarda non avverrà domani, ci vorrà del tempo”. Secondo le dichiarazioni, insomma, la moneta digitale sarà realtà entro il 2025.
Noi di D’Andrea & Partners continueremo ad aggiornarvi sugli sviluppi dell’Euro Digitale e delle Central Bank Digital Currencies in Europa e nel mondo. Nel frattempo, per qualsiasi dubbio o informazione, non esitate a contattarci all’indirizzo info@dandreapartnes.com.