La ricerca e sviluppo (R&S) è la parte delle attività di un’impresa che applica conoscenza ed esperienza nel settore per la progettazione e il miglioramento dei propri prodotti, servizi, tecnologie e processi, così generando, oltre a nuove linee di articoli e all’aggiunta di funzioni innovative agli sviluppi già sul mercato, evidenti vantaggi quali maggiore produttività, incremento delle vendite, riduzione costi e posizionamento strategico per il proprio marchio commerciale.
Il 2022 è un anno positivo per la regione Abruzzo, la quale riceverà finanziamenti aggiuntivi destinati al sostegno dei progetti di R&S per un totale di circa 14.5 milioni di euro a seguito del Decreto Ministeriale del 25 maggio 2022. Inoltre, in base ai dati ISTAT relativi al periodo 2019-2021 l’Abruzzo aveva registrato già un aumento nella spesa per R&S pari a +15% rispetto al 2018, risultando seconda solo alla regione Lombardia (+20,2%).
Ma il successo dell’innovazione “made-in-Abruzzo” non si limita ai confini del Bel Paese.
Un esempio di azienda abruzzese che ha deciso di investire anche in mercati emergenti è la Valagro SpA, societa’ leader nella produzione e commercializzazione di biostimolanti, la quale ha recentemente lanciato nuovi sviluppi altamente innovativi che verrano utilizzati anche in Cina per far fronte alla difficoltà del paese nel produrre cibo per circa un quinto della popolazione mondiale su un’esigua estensione di terra arabile.
Un altro dei principali “pionieri” della nostra regione con presenza nella Repubblica Popolare è la societa’ Fameccanica SpA, azienda produttrice di macchinari specializzata in automazione e robotica, la quale ha stabilito il suo polo tecnologico a Shanghai già nel 2011 con 16.000 metri quadri di struttura dedicata e 670 dipendenti in tutto il mondo.
Da annoverare anche Assut Europe, gigante innovativo nel campo delle apparecchiature mediche fondato nel 1991 a Magliano dei Marsi (l’Aquila) anche loro presenti in Cina.
La presenza di imprese Valagro, Fameccanica e Assut in Cina non è però una pura coincidenza infatti numerose sono le aziende italiane che hanno deciso di investire nel mercato cinese come si evince dai dati sempre aggiornati dell’Agenzia ITA di Pechino.
Infatti, la Repubblica Popolare Cinese (RPC) mira a diventare leader mondiale nella scienza e nell’innovazione entro il 2050, annunciando già nel 2015 la sua strategia per raggiungere un picco globale in una serie di industrie high-tech, come robotica, apparecchiature aerospaziali, dispositivi medici, e altro ancora, con una spesa in R&S di circa 280 miliardi di dollari, pari al 20% della spesa mondiale totale in R&S come ben riportato dallo studio “China’s Innovation Ecosystem: Right for many, but not for all ” della Camera di Commercio dell’ Unione Europea in Cina di recente pubblicazione. Inoltre, secondo un recente sondaggio della Camera di Commercio Europea in Cina, il riscontro positivo viene in gran parte dal settore chimico, l’industria automobilistica e il settore dei macchinari, campi in cui anche le aziende abruzzesi hanno avuto notevole successo nel mercato cinese, godendo di un accesso facilitato e di condizioni sempre più favorevoli negli ultimi anni.
Pur considerando la Cina come una terra estremamente fertile per i nuovi sviluppi commerciali, è tuttavia importante per le aziende abruzzesi salvaguardare il proprio bagaglio tecnico utilizzando strumenti efficaci per la tutela della proprietà intellettuale come registrazione preventiva di marchi commerciali, deposito di brevetti per menzionarne alcuni al fine di cogliere i frutti di questo mercato.
Al fine di promuovere i rapporti commerciali tra la Cina e l’Abruzzo, creare nuovi posti di lavoro sul territorio e attrarre investimenti esteri, è altresì importante che la nostra Regione organizzi missioni di settore e assegni fondi utili per fiere ed esposizioni. Parallelamente a ciò, università e scuole superiori possono offrire corsi di lingua cinese al fine di creare un ecosistema formato da enti di istruzione, società ed amministrazioni locali per l’internazionalizzazione della regione Abruzzo.
*Questo articolo è stato pubblicato sul quotidiano “Il Centro”*